In questa intervista, Andrea Fochesato, responsabile del settore giovanile dell'Alte Calcio, condivide la sua filosofia incentrata sulla libertà di espressione dei giovani talenti. Parla degli obiettivi qualitativi per le squadre giovanili e della sfida di coinvolgere i genitori.
Misure di successo? A.Fochesato guarda al futuro, puntando a categorie regionali. Un'intervista illuminante sullo sviluppo giovanile nell'Alte Calcio.
Credo fortemente dell’importanza di lasciare, più possibile, i giovani giocatori, liberi di sperimentare, non troppo vincolati da tatticismi o altro. La fantasia non va frenata, in giovane età, ma va lasciata libera di esprimersi.
Ho chiesto, ai vari allenatori, di lavorare per una crescita a livello qualitativo di tutte le squadre strutturando dei moduli con lavori specifici in funzione della categoria e delle abilità dei giocatori
Una sfida fondamentale che intendiamo affrontare è rafforzare il legame dei genitori con lo staff delle squadre in cui giocano i loro figli. Il nostro obiettivo è che i genitori non vedano la partecipazione dei loro figli al calcio come un servizio di babysitting, ma come un'opportunità di condividere l'esperienza e sentirsi pienamente coinvolti nel gruppo squadra.
Per principio non misuro mai i risultati sul campo, i risultati si misurano sulle prime squadre. Il settore giovanile deve far crescere i giovani calciatori per arrivare pronti in prima squadra.
Sarei veramente felice se potessimo raggiungere con gli allievi e i giovanissimi le categorie regionali.
Dobbiamo lavorare duro ma sono molto positivo in merito.
Grazie mille per sincerità e trasparenza oltre che per la collaborazione.
Uff.Stampa Alte Calcio